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4 Maggio 2020

Stelle e onde: nuove esperienze interpretative ed applicative

Grafologia e test "Stelle e onde" (SWT). Nuove esperienze interpretative ed applicative - Silvana Bevilacqua, Guido Pezzera - Tecnograph, 2019

Il test “Stelle e onde” è stato ideato da Ursula Avé-Lallemant. La grafologa tedesca, nata ad
Magdeburgo nel 19013, ha lavorato per molti anni in ambito scolastico in qualità di consulente e
negli anni ’70 del secolo scorso ha approntato il test da somministrare in particolare a scolari e
studenti quale utile o anzi necessario complemento nello studio delle grafie infantili e
adolescenziali, utilizzato in seguito anche per gli adulti.
Dal disegno — e dal test così come è concepito — emergono interessanti elementi che vengono scelti per raffigurare la consegna (disegnare nel rettangolo un cielo stellato sopra le onde del mare) che si avvalgono di categorie spaziali riconducibile agli studi di Pulver, di “velocità|lentezza” dei tracciati, di pressione o alleggerimenti sul foglio, chiaroscuri tracciati sulla carta, spazi bianchi lasciati tra gli elementi del disegno come della scrittura, elementi che si toccano o si sovrappongono in parte,
ritocchi al tracciato; tutti fenomeni, questi, “tipici” dello stile della persona esattamente come lo
sono per le lettere tracciate sul foglio di carta.
La visione olistica alla base degli studi grafologici permette di condurre inferenze a partire dal
disegno e paragonarle a quelle tratte dalla scrittura idiografica, espressione cioè di una personalità e
soltanto di quella.
Certo occorre molta esperienza tanto nel campo degli studi di grafologia quanto con il mondo
infantile e giovanile come del mondo adulto per poterne fare un buon utilizzo: le variabili sono
infinite come infinite sono le persone. Ma fattori universali quali ispessimenti del tracciato,
chiaroscuri, alleggerimenti pressori o al contrario alleggerimenti ci parlano tanto del corpo della
persona quanto degli aspetti emotivo-sentimentali e al tempo stesso di come le persone si vivono, di
come hanno imparato ad affrontare la vita sulla scorta del proprio bagaglio genetico e del proprio
vissuto con tutto ciò che ne consegue.
Se la struttura del corpo umano è universale, sono poi le piccole o grandi differenze soggettive che
ci interessano, come grafologi e come appassionati della natura umana nelle sue molteplici
manifestazioni.
Ecco perché il test stelle e onde (SWT) si presta ad affiancare il grafologo nel suo compito di
conoscenza dell’Altro.
È con questo spirito che i due autori, molto noti nel mondo della grafologia per la professionalità e
serietà dell’approccio all’analisi della scrittura manuale e nel rispetto della persona che sta dietro a
quella grafia, hanno voluto affrontare la sperimentazine che sta dietro e dentro a quest’opera.
Bevilacqua e Pezzera utilizzano la grafologia morettiana con aperture alla grafologia spagnola di
Vels, al metodo marchesaniano di derivazione morettiana, alla psicologia di Jung (in particolare
alle quattro funzioni junghiane) e si rifanno agli studi di Pulver, Erikson, Szondi e altri per la
definizione delle caratteristiche personali rintracciabili nella grafia.
Gli autori hanno applicato il test ad adulti di età variabile tra i 18 (1 caso) e gli 82 anni (1 caso),
donne e uomini con esperienze professionali e contesti socio-culturali differenti.
Nel libro sono presentati 32 casi dei quali si sono analizzati tanto il disegno quanto la grafia. I due
autori hanno effettuato separatamente le analisi di testo e disegno in maniera da evitare di
influenzarsi a vicenda.
A completamento è stato effettuato un colloquio durante il quale gli autori hanno ricercato delle
corrispondenze temporali tra fatti fenomeni accadimenti personali e i dati emersi dalle analisi
separate di testo e disegno.
La novità apportata al test originale della Avé-Lallemant dai due autori è stato l’inserimento di una linea del tempo: la consegna per il disegno è quella di disegnare il soggetto stelle-e-onde in un riquadro di 14 x 7 cm.
Sulla base di 14 cm di lunghezza si è rappresentata la vita del soggetto: in ascissa da 0 a 14 (dove
14 è l’età del soggetto al momento della somministrazione del test) si sono tracciati dei punti in
corrispondenza di elementi del disegno ritenuti significativi per l’interpretazione.
Facendo un calcolo proporzionale tra il 14 e il numero degli anni di vita fino al momento del test si
sono ricavate cifre che corrispondono con un margine di errore di ± 6 mesi a fatti salienti accaduti
negli anni.
La corrispondenza riconosciuta da chi si è sottoposto all’esperimento è stato dell’87,1%, si è quindi
rilevata una forte correlazione tra le osservaizoni dei ricercatori e i fatti ricordati dalle persone.
La percentuale di non corrispondenza (12,9%) risulta dall’errore per uno scarto tra il fatto riportato
durante il colloquio e la data (più di un anno di differenza tra il fatto e l’elemento disegnato) o dal
fattore “dimenticanza” riportato dall’intervistato che non è stato in grado di ricordare fatti
significativi della propria vita riconducibili a quella data.
Un successo quindi!
Si rileva l’importanza del colloquio finale con il soggetto che si sottopone al test e all’osservazione
grafologica della scrittura.
Questo esperimento rappresenta un importante passo per la validazione tanto del test proiettivo del
disegno quanto dell’analisi grafologica in relazione alla biografia dell’autore dei due manufatti.
Non si sottolinearà mai abbastanza la necessità di creare correlazioni tra discipline che hanno come
oggetto lo studio del comportamento e dell’essere umano nelle sue relazioni con l’ambiente al quale
appartiene e nel quale vive.
La sperimentazione sul campo, con studi rigorosi come quello presentato da Bevilacqua e Pezzera, è
indispensabile perché gli studi grafologici possano continuare a svolgere un lavoro di conoscenza
delle regole e dei fattori fisici, neurologici, storici che sottendono ad ogni attività umana e in
particolare ad un’arte sofisticata e raffinata quale riteniamo che sia la scrittura manuale, che
rappresenta il nostro ritratto e insieme anche il ritratto della nostra epoca e della nostra cultura che
fanno da palcoscenico e che danno impulso ai fatti e alle relazioni che costituiscono la vita
quotidiana e sociale di tutti noi.

Associazione grafologica italiana

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